Pierino Introna muore il 27 agosto 1917 – undicesima battaglia dell’Isonzo

Nella Guerra 1915-18 anche Mola ha avuto i suoi Caduti.

Tra questi il Tenente di Fanteria Pietro, detto Pierino, Introna. Era il terzo dei sei fratelli Introna. Pierino Introna era nato a Mola di Bari il 9 aprile 1896 nella casa di Piazza XX Settembre, figlio di Francesco e Angela Vitulli.

Sappiamo che ha frequentato la Scuola Media Tanzi nella sua vecchia sede, nella zona di Fontana Nuova, oggi Piazza dei Mille, al culmine di via Bovio.

Probabilmente stava già frequentando l’Università quando alla casa di Mola nel 1915 in ottobre, aveva diciannove anni, si presentò un Messo militare con la Lettera di Chiamata alle Armi.

Pierino fece la sua valigetta, salutò e abbracciò i suoi familiari e si ritrovò a Modena presso l’Accademia Militare dell’Esercito . Quindi dopo il corso di quasi un anno, a settembre 1916 fu nominato Sottotenente di complemento e fu assegnato a un Reparto di Fanteria dislocato nel Nord dell’Italia.

Ritratto di Pietro Introna a circa 21 anni (1917). Si trova nella sua casa di Piazza XX Settembre a Mola di Bari.

Nel 1917 lo troviamo con il grado di Tenente nel 237.mo Reggimento della Brigata Grosseto. Dai documenti custoditi con grande cura e amore presso l’Associazione Combattenti e Reduci , Sezione di Mola di Bari, (Piazzetta della Maddalena) si viene a sapere che la Brigata Grosseto fu costituita nei primi mesi del 1917 in provincia di Treviso.

Tra luglio e agosto la Brigata Grosseto subisce diversi trasferimenti, che alla fine la portano ad essere operativa dal 23 agosto sul fronte “isontino”, cioè lungo il fiume Isonzo, a valle dell’Altipiano della Bainsizza. La conquista dell’Altopiano per il Generale Luigi Cadorna, capo di stato maggiore italiano, era il passo decisivo per sfondare le linee austriache e poi scendere giù verso Trieste. Si stava quindi per svolgere la UNDICESIMA BATTAGLIA DELL’ISONZO. L’Altopiano della Bainsizza si rivelò un terreno molto difficile da attraversare e l’esercito italiano impiegò diversi giorni per spostare gli armamenti pesanti. La Brigata Grosseto fu schierata a quota 716 del monte Ossoinca (anche Osoiniza) e quindi cominciò una avanzata che la portò dapprima sulle posizioni di Stari S. Duha, quindi al villaggio di Trusnje ed infine nel settore di Vrhovec , una altura a quota 418.

Ma il 26 agosto 1917 la marcia è qui però arrestata da un incessante fuoco delle mitragliatrici austriache nei confronti della 42.ma Divisione di cui faceva parte il 237.mo Reggimento Fanteria. Si combattè molto duramente fino alle quote 845 e 841. Il giorno prima gli austriaci avevano ricevuto importanti rinforzi dalla Galizia (fronte orientale) .

In questa battaglia il Tenente Pietro Introna venne ferito da colpi di mitragliatrice e morì il giorno dopo, 27 agosto 1917.

Alla fine la Bainsizza fu conquistata, ma le perdite italiane nella undicesima battaglia dell’Isonzo furono pesantissime, circa 40.000 morti oltre ai feriti e ai dispersi.

Ad ottobre 1917 vi sarà la dodicesima battaglia dell’Isonzo e fu “Caporetto”….

ATTO DI MORTE del Tenente Pietro Sig. Introna

 E’ un documento inedito fornitomi da Onorcaduti / Ministero della Difesa il 04-12-2015. Ne estraggo i dati essenziali. “”L’anno mille novecento diciassette ed alli ventisette del mese di Agosto sull’altipiano di Bainsizza mancava ai vivi alle ore sette e minuti trenta in età d’anni ventuno il Tenente Introna Sig. Pietro della classe 1896 del distretto di Bari nativo di Mola di Bari provincia di Bari figlio di Francesco e di Vitulli Angela celibe morto in seguito a ferita da pallottola sul campo di battaglia sepolto a Canale come consta da analogo verbale del comandante di compagnia e dalla attestazione delle persone a piè del presente atto , firmato testimoni soldato Benisi, Serg. Magg. Gaggia Renato, L’Ufficiale medico Brusca Francesco e l’Ufficiale d’Amministrazione (timbro)””

STAMPA LOCALE – OTTOBRE 1917 (documento gentilmente fornitomi dalla Prof.ssa Anna CONSIGLIO)

Da Mola – Due eroi ufficiali caduti

Come tutte le consorelle dalle Puglie che, in silenzio, senza il minimo gesto di stanchezza o di ribellione, hanno dato e continuano a dare per la più grande patria, il tributo di sangue, anche Mola di tanto in tanto apprende con dolore, ma fieramente, la morte di qualcuno dei suoi figli. A tutti i nostri caduti, ogni cuore gentile volge il pensiero riverente, e alle famiglie provate i sensi del più vivo cordoglio.

 Recentemente, il ventisette agosto ultimo scorso, su quelle balze delle nostre alpi rese ormai famose dalle terribili mischie che vi si combattono cadeva, mentre al comando di una compagnia di arditi moveva all’assalto, il tenente di fanteria Pietro Introna.

Cadeva a soli ventun’anni, sul limitare della vita che gli sorrideva felicemente serena, contento come tutti gli altri figli d’Italia d’immolarsi per una giusta redenzione.

 

Tutti noi lo ricordiamo, tutti ricorderemo il suo sorriso dolce il suo viso gentile, il suo bel tratto, il suo vivido ingegno.

La spoglia di lui fu composta nel cimitero di Canale, dove costantemente, con quello della dolorante famiglia, sarà rivolto, il pensiero mesto e affettuoso degli amici che lo stimarono ed amarono. (ho mantenuto testo e punteggiatura)

Poi si parla dell’altro caduto di quei giorni, il Tenente Alessandro Conti, Comandante la Compagnia mitraglieri. Era il Nonno del caro amico Sandro Conti.

La lapide commemorativa per gli alunni della Scuola Tecnica Pareggiata “Tanzi” (1926) caduti nel corso della guerra 1915- 1918 – foto gentilmente fornitami dalla Prof.ssa Anna CONSIGLIO.

Adesso facciamo un salto fino al 2015, quando inizia la commemorazione del centenario della prima guerra mondiale 1915-1918.

In questo periodo si ripensa a quello che è successo cento anni prima nelle famiglie italiane. Così stando a Mola in vacanza in estate nasce l’interrogativo: dove è stato sepolto Zio Pierino?

Nella cerchia dei parenti non trovo risposte. Vengo consigliato di rivolgermi alla struttura Onorcaduti con sede a Roma dove si trova un grande archivio sui combattenti delle due guerre mondiali. Così sono arrivato al responsabile di Onorcaduti, il generale di c.d.a. MOVM Rosario Aiosa anche lui ex allievo Nunziatella come me, che si è interessato fattivamente al caso.

 

Il 4 dicembre 2015 arriva la risposta ufficiale del Ministero della Difesa: dopo la sepoltura nel cimitero di Canale d’Isonzo (oggi Kanal), “a suo tempo, siamo attorno al 1938, la salma di Pietro Introna fu riesumata e traslata nel Sacrario di Oslavia vicino Gorizia e, mancando elementi idonei a un riconoscimento certo, i suoi Resti vennero collocati tra quelli degli IGNOTI nel predetto Sacrario” Adesso sappiamo dove si trovano i Resti di Zio Pierino.

Nella casa di Mola abitava anche Zio Peppino Introna, chiamato il Colonnello, che aveva fatto la carriera militare. Mi faceva impressione la sua fronte percorsa da una lunga cicatrice, una brutta ferita riportata in guerra. Per questo motivo era stato dichiarato “Mutilato di Guerra”. Spesso si lamentava di dolori alla testa. Scoprirò che anche Lui fu vittima della Grande Guerra. Una scheggia di bomba /granata gli arrivò in testa sul Monte di San Michele del Carso, teatro di diverse “Offensive” perché situato in posizione strategica per arrivare al mare e quindi a Trieste. Questo accadeva il 26 luglio 1915, come mi ha informato il figlio Onofrio.

Leggo un po’ di storia della grande guerra e scopro che lo Zio Peppino Introna fu ferito durante la SECONDA BATTAGLIA DELL’ISONZO, che in quei giorni di luglio 1915 ebbe come teatro proprio il Monte San Michele, più volte preso e poi riperso col sacrificio di decine di migliaia di combattenti italiani e ungheresi (nostri avversari).

Per qualche millimetro la famiglia Introna di Mola di Bari non si ritrovò con due figli maschi Caduti su un totale di quattro maschi. Lorenzo e Michele, il medico, per fortuna non avevano l’età o la salute per andare anche loro al fronte orientale…

IL SACRARIO DI OSLAVIA – vicino Gorizia

 

Nel giugno 2017 ebbi la opportunità di fare un viaggio / pellegrinaggio iniziando da Redipuglia, poi Oslavia, quindi Caporetto, per finire a Trieste. I gradini da salire nei Sacrari ci sono sempre…

Qui a OSLAVIA fra gli IGNOTI vi è lo Zio PIERINO INTRONA, come da comunicazione del 2015 di ONORCADUTI di Roma.

Prima di uscire dal Sacrario lasciamo un ricordo scritto allo Zio Pierino.

 

In seguito visitai il cimitero di Canale di Isonzo dove Zio Pierino è stato inumato a fine agosto 1917. Morì a 21 anni.

 

Ritratto di Pierino Introna a 20 anni.

 

COMUNICAZIONE DEL COMUNE DI MOLA DI BARI AD ANGELA VITULLI

 

13 settembre 1917

 

“sento il dovere di dare a V.S. comunicazione del telegramma appresso trascritto pervenutomi in data di ieri. ###N. 2741 Pregola comunicare dovuti riguardi famiglia Introna che tenente Introna Pietro cadde eroicamente guidando propria compagnia assalto 27 agosto 1917. Porgendo sentite condoglianze famiglia sia essa supremo conforto sapere che 237 Fanteria scriverà suo nome caratteri d’oro additandolo compagni come fulgido esempio disciplina e valore. Il Colonnello – firmato – Facha-###

 

Quale Rappresentante di questo Comune con animo commosso Le esprimo anche il sentimento del mio più vivo cordoglio, assicurandola che la memoria del povero Estinto vivrà sempre alta nell’animo di tutti i suoi concittadini.

 

Con profonda stima

Il Sindaco 
Manrico Noya